Paese che vai mancia che trovi

Un “compenso in denaro che si lascia oltre la cifra dovuta per la prestazione di un servizio”. La definizione di mancia suona semplice. Ma poi al ristorante o al bar non è altrettanto facile. Quando è necessario lasciarla e come calcolarla?

DITE LA VOSTRA

La parola “mancia” deriva dal francese “manche” (manica), ed era appunto la manica che la dama regalava al cavaliere nelle cerimonie cavalleresche; oggi rappresenta un riconoscimento per le attenzioni ricevute.

Con la mancia viene premiato chi ci ha servito con particolare solerzia e gentilezza, ma non si deve assolutamente lasciare se a farlo e’ stato il proprietario, ed e’ ovvio che non ci si deve sentire obbligati a farlo se non si e’ stati trattati bene.

E’ un compenso facoltativo ma in pratica quasi d’obbligo per i camerieri del bar o del ristorante, per i guardarobieri, i custodi della toilette, il personale dell’albergo, gli addetti della cura della persona ed i tassisti.


La parola “mancia” non va mai pronunciata; il gesto deve risultare discreto, velato e tale da non costringere a tendere la mano. Al ristorante la mancia si lascia sul piattino del conto o direttamente alla cassa; in quest’ultimo caso chi e’ alla cassa si premunira’ di avvertire il cameriere di quanto ricevuto a suo favore. Al bar, e’ sufficiente arrotondare l’importo, lasciando gli spiccioli del resto sul piattino.

Ma se la mancia in alcuni Paesi, specie se di ideologia comunista, non e’ affatto gradita, viceversa, in altri e’ addirittura obbligatoria

Ti sei trovato bene in un bell’ambiente dove sei stato servito da camerieri cortesi. Scatta la mancia. Sia calcolata in percentuale al conto o discrezionale, il cliente non ha certezza di dove questa finirà. Al solo cameriere che si è occupato del tavolo (che poi in alcuni ristoranti non è mai da solo, ma ci sono diversi colleghi che girano tra diversi tavoli)? A tutti i camerieri che dividono le mance a fine serata? O addirittura a tutto il personale?

La questione non è di poco conto, specie nei paesi in cui i camerieri non hanno uno stipendio vero e proprio ma dipendono da quello che i clienti lasciano loro. Non a caso negli Stati Uniti sono frequenti le denunce dei camerieri tra loro o contro i titolari (una delle cause più famose negli ultimi anni è stata quella che ha coinvolto i tre ristoranti newyorkesi Nobu, accusati di aver sottratto le mance ai camerieri a favore dei manager dei locali).
O meglio, le cause erano frequenti. Perché lo stato di New York ha emanato un regolamento specifico per la gestione di ciò che gli anglosassoni chiamano “tip”. Le nuove regole dovranno essere attuate entro fine febbraio, ma con valore retroattivo al primo gennaio 2011.

“Non c’erano mai stati prima regolamenti in materia di mancia nello Stato di New York – ha detto Jean Lindholm, un supervisore del Dipartimento di Stato del Lavoro – a eccezione di un articolo piuttosco oscuro in una legge del 1968 secondo cui i datori di lavoro non possono appropriarsi delle mance. Era ora che ci fossero regole chiare”.

Le nuove norme si applicano ai lavoratori in ristoranti e alberghi e inoltre aumentano il salario minimo dei dipendenti, da 4,65 a 5 dollari l’ora per chi lavora ai tavoli e da 4,90 a 5,65 dollari l’ora per gli altri servizi, inclusi gli addetti al guardaroba in un ristorante o i facchini negli alberghi. Le nuove norme consentono ai ristoranti di dettare sia il sistema e la percentuale assegnata a ciascuna categoria di lavoro.
Le mance possono essere messe insieme e ripartite tra tutti i membri dello staff. Oppure, ciascuno può raccogliere le proprie mance. O ancora tenersene una parte e metterne un’altra in comune. Il Dipartimento del lavoro ha chiesto che i datori compilino un registro delle mance degli ultimi anni. Il tutto potrebbe essere esaminato nel corso delle indagini svolte dal Dipartimento per proprio conto o in caso di reclamo. In caso di irregolarità, il ristorante potrebbe dover risarcire i dipendenti fino a sei anni prima.

In Italia i camerieri hanno meno problemi coi titolari. Forse di più con i clienti che nel nostro Paese non sono particolarmente generosi.

Lasciare la mancia è una questione di abitudine e di mentalità. E, al contrario di quanto avviene all’estero, più è alto il livello del locale meno la mancia viene data in percentuale del conto. I clienti americani e inglesi anche qui in Italia sono i più attenti alle mance, non le lasciano in modo casuale, ma le calcolano in base al conto finale. Perché negli Stati Uniti sanno che a fine mese possono essere anche il 70 per cento dello stipendio per camerieri di solito al minimo sindacale. E questo è un altro motivo per cui le mance vengono spesso messe in comune e divise a fine mese tra il personale.

Per quanto riguarda i clienti italiani, pare che i più generosi a fine pasto siano i meridionali. Ma quanto è bene essere generosi? in base a quali criteri? Alcuni siti internet danno “lezioni di mancia” e forniscono indicazioni matematiche per calcolarla in modo esatto. E per iPhone e iPad si moltiplicano app come “Tip Executive“.

Alcuni clienti adottano criteri meritocratici (“ Credo debba essere un piccolo premio, un segnale di gratitudine in funzione del grado di soddisfazione”, dice il direttore delle guide dell’Espresso, Enzo Vizzari), anche se il prof. Michael Lynn della Cornell University, esperto in comportamenti del consumatore, sostiene che la mancia sia in realtàun gesto auto-rassicurante per chi lo compie, e che non abbia alcuna relazione con il grado di soddisfazione per il servizio.

Per merito o per abitudine, generosa o calcolata in base a percentuali rigide, “l’importante – puntualizza l’e sperta di bon ton Sibilla della Gherardesca – è che non sia offensiva: a meno che non si tratti di una consumazione al bar, no alle monetine. La mancia si lascia in banconote”.

La mancia nel mondo

In Francia quasi sempre il servizio è incluso nel conto quindi di rado il cameriere si aspetta il pour boire. Ma un extra del 10% è ben gradito. Non di meno, però: una mancia bassa più che un omaggio suona come un’offensiva elemosina.
Nel Regno Unito è soltanto un premio se il cliente si sente trattato bene: la percentuale varia a seconda si tratti di alberghi o ristoranti. La maggior parte dei conti degli hotel includono il costo del servizio, il 10-12%. Dove non è incluso nel ristorante dell’hotel, si lascia il 10-15% di mancia sul conto del ristorante stesso. Alcuni ristoranti suggeriscono la cifra indicandola nel conto.
In Germania la mancia si dà a tutti, escludendo i proprietari del locale, anche se cambia la percentuale nelle varie situazioni: nei bar e ristoranti si sta sul 5%, ma si può anche arrivare al 10 a seconda che siate di passaggio o clienti abituali.
Per gli spagnoli la mancia non è un’abitudine: veniva anzi in passato considerata una forma di corruzione. Per i turisti però è una consuetudine e si aggira sempre sul 5-10%. È gradita anche negli hotel e sui taxi.
In Russia la consuetudine della mancia è diventata tale soltanto di recente. Nei secoli passati era un’abitudine nei bar, ora almeno il 10% è d’obbligo nei ristoranti più raffinati del centro della città.
In Grecia si chiama filodorima, cioè “regalo a un amico”. E come ogni regalo che si rispetti è libero da condizionamenti di percentuale. Si lascia un po’ ovunque, tranne che ai tassisti, il loro costo già elevato consente di non lasciare mance.
Hotel, taverne, ristornati: normalmente si lascia una mancia del 10%.
Usa e Canada
sono invece il paradiso delle mance. Nei ristoranti ci si aspetta il 15-20 per cento. E c’è chi arriva addirittura ad elargire il 25%. Qui i camerieri non la aspettano: la pretendono e alcuni parlano infatti di una vera e propria tangente.
In Australia la percentuale della mancia si aggira sul solito 10-15%, soprattutto nei ristoranti. Sui taxi si arrotonda, i portieri di albergo non si aspettano nulla.
Nei paesi arabi l’offerta di qualche moneta (il bakshish) non è solo ben accetta ma qualche volta richiesta con insistenza.
In Paesi come Cuba e Cina la situazione è molto cambiata negli ultimi due decenni. Come anche in Italia, c’era chi voleva addirittura abolire l’uso delle mance. Basti pensare che il ministero dello Spettacolo negli anni ’60 invitava i titolari a far cessare l’abitudine tra i loro impiegati (baristi, camerieri, come pure le “maschere” di teatri e cinema). Lo stesso faceva il ministero delle Poste con i postini. Come sappiamo, oggi le cose sono diverse a Cuba come in Cina e da noi. L’unico a rimanere senza mancia è il Giappone. Non si usa punto e basta. Le autorità l’hanno vietata nel secondo dopo guerra e le persone l’hanno semplicemente eliminata dalle abitudini. “In effetti ho un lontano ricordo di quando ero bambina di mio nonno che lasciava dei soldi sul tavolo per il cameriere – racconta la giornalista giapponese Kyoko Shinogaga – ma poi non è mai più successo”.

* Austria
Hotel: mancia pari al 10-15% del conto; 1 euro al facchino per valigia; 1 o 2 euro al giorno alla cameriera che riordina la stanza.
Parrucchieri e tassisti: mancia pari al 5-10% del conto.
* Danimarca
Non è obbligatorio lasciare mance perché IVA e servizio sono sempre inclusi nel conto di alberghi e ristoranti.
* Finlandia
Hotel e ristorante: il conto include sempre il servizio perciò non c’è alcuna necessità di lasciare la mancia.
Facchinaggio: i servizi sono sempre a pagamento.
* Francia
Bar e ristoranti: la mancia è del 10-15%. Se il conto include già il servizio, la mancia rimane gradita ma può essere meno del 10%.
Hotel: non è richiesta ma è buona usanza lasciare qualcosa sul comodino il giorno della partenza.
Taxi: solitamente compenso extra del 10%.
* Germania
La mancia è sempre a discrezione; quando si decide di lasciarla dovrebbe essere del 10% del conto.
* Italia
Anche se forse non si sa, si dovrebbe lasciare una mancia del 10% per quanto gli italiani in generale si limitino a pagare quanto riportato sullo scontrino.
* Lettonia, Lituania, Estonia
Le mance sono a discrezione del cliente.
* Lussemburgo
Le mance sono a discrezione del cliente.
* Malta
Hotel: se non è già inclusa nel prezzo si lascia il 10%.
Bar e parrucchieri: ricevono il 10% del conto.
Taxi: nessuna regola sulle mance.
* Paesi Bassi
Hotel, ristoranti, negozi: la mancia è inclusa nel prezzo.
Taxi: non è obbligatoria ma si usa dare il 10%.
* Polonia
Ristoranti, taxi, hotel: è gradito il 10% ma non obbligatorio.
* Regno Unito e Irlanda
Bar e ristoranti: dal 10 al 15%. Anche quando il servizio è compreso nel prezzo è usanza lasciare un piccolo extra, cosa che accade anche nei pub.
* Slovenia
Non sono obbligatorie ma di solito si lascia il 10%. Negli hotel, inoltre, si tende a far pagare un extra, una sorta di “tassa turistica” per coloro che alloggiano solo una notte.
* Spagna e Portogallo
Bar e ristoranti: mancia del 5 o 10%.
* Svezia
Solitamente il servizio è compreso nel conto. E’ buona consuetudine, comunque, lasciare una mancia ai tassisti, camerieri e agli addetti al guardaroba.
* Turchia
Bar e ristoranti: la mancia non è obbligatoria ma di solito si lascia il 10%.
Alberghi: 1 euro al giorno al personale.
* Ungheria
Si lascia il 10% su tutti i servizi; nei ristoranti di Budapest il servizio è spesso incluso nel conto e, nel caso lo fosse, il cliente viene avvisato da una postilla sul menù.

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